La Fauna

LEPRE
Lepus europaeus (Fam. Leporidi)


Diffusione e habitat: diffusa in Europa, in Italia è in tutto il territorio, comprese le isole. In Regione è ovunque: pianura, collina, montagna fino a 2000m di altitudine; in diversi ambienti, quali campi coltivati ma anche boschi, soprattutto di latifoglie, brughiere e dune.
Identificazione: corpo slanciato, compresso lateralmente, testa piuttosto piccola ben distinta dal corpo, occhi grandi, orecchie lunghe; coda moderatamente sviluppata, nera nella parte superiore. Arti posteriori più lunghi degli anteriori. Struttura generale atta alla corsa ed al salto. Pelliccia piuttosto soffice, colore dominante fulvo-grigiastro con tinte nerastre sul dorso; parti inferiori ed interne degli arti biancastre, punta delle orecchie nera.
Comportamento: prevalentemente notturna, in situazione tranquilla esce dal rifugio anche in pieno giorno. Sedentaria e solitaria, non si allontana mai dal proprio territorio. Corre velocemente e a lungo, spicca lunghissimi salti, nuota in caso di necessità; possiede udito e olfatto molto fini. Il rifugio consiste in un leggero incavo del terreno, in luogo riparato e asciutto, seminascosto da massi e cespugli e viene cambiato di tempo in tempo: in inverno è in zone più soleggiate ed è più profondo. Si alimenta con vegetali freschi ma anche secchi, barbabietole, semi e cortecce di alberi. Il periodo riproduttivo è spesso esteso a tutto il corpo dell’anno, con 3-4 nidiate; dopo una gestazione di 42gg nascono 2-4 piccoli completamente ricoperti di pelo e con gli occhi aperti. La maturità sessuale è raggiunta a 6-8 mesi. Può vivere, in natura, fino a 4-6 anni, eccezionalmente fino 12-13 anni.



GHIANDAIA
Garrulus glandarius (Fam. Corvidi)


Diffusione e habitat: distribuita come nidificante in Europa, Africa nord occidentale, Asia minore. In Italia è in parte stazionaria nelle province alpine, ma pure di passo irregolare ed erratica nella penisola e nelle isole. Ama i siti boscosi, querceti, castagni, pinete, margini alberati di campi e frutteti, sempre presso siti dotati di ricca vegetazione arborea.
Descrizione: lunghezza 34-36 cm, corpo color bruno-rosato, una vistosa macchia bianca sulle ali, con bande nere e blu, groppone bianco e coda nera. Il capo è ornato da una sorte di cresta di piume,striata di bianco e di nero, l’iride è celeste. Il becco, più breve della testa, è nero corneo e le zampe bruno pallide. 
Comportamento: il suo cibo è prevalentemente vegetale, mangia anche piccoli animali (insetti, uova, uccelletti), nasconde cibo e oggetti specie se lucenti. Spesso si aggrega in piccoli gruppi, ha volo pesante e voce molto sonora. Depone da aprile- maggio 5-6 uova grigio-verde, talora macchiate.


POIANA
Buteo buteo (Fam. Accipitriada)


Habitat e diffusione: è presente in Europa, dal mediterraneo alla zona boreale, con limite nord in Finlandia. In Italia manca alle basse quote. Migratrici le popolazioni nordiche ed orientali. Sverna nell’ovest, centro e sud dell’Europa. La migrazione verso sud inizia in agosto fino a metà novembre; verso nord da febbraio a maggio inoltrato. Presente in Emilia Romagna, tutto l’anno, come migratrice nidificante e svernante. Frequenta ambienti assai vari: zone boscose alternate a spazi aperti ma anche ambienti umidi alberati.
Identificazione: molto variabile, con individui che vanno dal chiaro al quasi completamente scuro. In genere parti superiori castane, parti inferiori bianche, spesso con collare scuro, striature su petto, ventre e fianchi. Coda barrata di scuro.
Comportamento:in volo mostra ali rotonde, coda larga, tondeggiante e piuttosto breve. Dispiega volo volteggiante in cerchi ad ali immobili, alternato a voli dritti con lenta battuta d’ala e scivolante. Caccia volando bassa sul terreno, dove ghermisce le prede. Si ciba di un gran numero di mammiferi di media e piccola mole, di uccelli, e altri vertebrati, nonché di animali invertebrati. Specie in diminuzione perché colpita dalla caccia e dai predatori. E’ molto utile per la grossa quantità di arvicole che distrugge.

CAPRIOLO
Capreolus capreolus (Fam. Cervidi)

Diffusione e habitat: diffuso in Europa (inclusa la Gran Bretagna), in Italia generalmente presente in tutta la penisola ma assente nelle isole. Oggi distribuito su di un areale pressochè continuo in Italia settentrionale, con distribuzione discontinua in Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria; è presente nell’Appennino tosco-emiliano, nella Maremma toscana, nella Riserva di Castel Porziano (Lazio), nel Parco Nazionale d’Abruzzo, nel Gargano e Sila. In Regione diffuso, ma non molto numeroso, in tutto l’Appennino tosco-emiliano (nel medio e alto forlivese). Meritevole di essere ricordata è la popolazione dei Boschi di Carrega nelle colline parmensi (270 esemplari circa). Vive in pianura, collina e anche montagna; in boschi di latifoglie misti con ricco sottobosco, intercalati da prati e campi coltivati.
Identificazione: corpo slanciato, testa relativamente corta, orecchie ed occhi grandi, collo sottile e lungo. Maschi con corna caduche brevi, a 3 punte negli adulti. Arti sottili ma forti, coda ridotta a un breve mozzicone. Il mantello è in estate di colore rossiccio, con le parti inferiori più chiare; in inverno è grigio tendente al bruno; muso nero, mento bianco; nei piccoli il mantello ha tinte più scure, brune sui fianchi, con picchiettature bianche caratteristiche di tutte i giovani Cervidi. 
Comportamento: attivo soprattutto al crepuscolo. Agile e aggraziato, corre rapidamente con salti frequenti. Animale poco sociale, vive isolato d’estate e in piccoli gruppi familiari d’inverno (composti da una femmina con i figli o figlie dell’anno precedente), i maschi possono aggregarsi a questo tipo di unità, di norma costituita da 4-10 esemplari. I maschi durante la primavera instaurano un rapporto gerarchico e verso maggio diventano più propriamente territoriali; l’area dominata, marcata con secreto di ghiandole, soprattutto su rami, arbusti e alberi, viene difesa contro tutti gli altri maschi adulti.

Al termine del periodo egli amori cessano le manifestazioni territoriali dei maschi e cominciano a formarsi i gruppi familiari invernali. I palchi (le corna) cadono in autunno, quelli nuovi sono completamente formati e puliti dal “velluto” la primavera successiva. Si nutre di gemme, fogliame e piante erbacee; in inverno anche di apici legnosi, in estate e primavera ricerca graminacee e soprattutto leguminose.Gli accoppiamenti avvengono da luglio ad agosto, la gestazione dura circa 10 mesi, i piccoli sono generalmente 2. La maturità fisiologica viene raggiunta dalle femmine verso i 14 mesi; la maturità sociale viene raggiunta nei maschi a 2-3 anni. In natura vive fino ad un massimo di 12-14 anni.